Dalla
pianta del 1861 si leggono i dettagli e si nota la presenza
di una cappella votiva dedicata a S. Giuseppe,
adesso scomparsa, che dava il nome alla contrada, come la dirimpettaia Sagramento
che denominava l'altra parte del territorio.
La pianta è riferita ad una
perizia eseguita il 18 Maggio 1858 da parte di Raimondo
Coniglio di Serradifalco per conto dei proprietari della miniera
Donna Angela Buccoleri e il Dott. Alessandro Piazza.
Verso la fine di Novembre 1861 Piazza
viene da "tutti" accusato di usurpazione
dello zolfo nella miniera comunale (confinante) e di
provocare i danni al caseggiato, chiesa compresa.
Si muove il Comune con sindaco Cesare
Caico, si muove il già noto Vicario Rizzo (
stavolta contro Piazza si scorda di quello che
scriveva nel 1853 quando era gabelloto della miniera Comunale), si muove
il Vescovo !
Ma Piazza non è da meno nel
respingere le accuse e dopo sei mesi di sequestro della miniera
riesce ad ottenerne la riapertura !