L U N A


Un timido spicchio di luna compare
sotto un cielo stellato e lucente
di marzo, ventoso e un po’ pazzo.

Quel bimbo, curioso e impaziente,
la guarda con aria intrigante
sicuro che un giuoco infantile
si svolge nel cielo infinito e profondo.

La luna di notte compare, un po’ cresce,
scompare, cacciata dal sole accecante
del giorno nascente.

Insistente, ritorna, e da piccola falce
uno spicchio d’arancia diventa,
più sicura e contenta,
convinta che il raggio solare,
sconfitto e tremante,
debba lontano scappare,
ed errare,
puntino tra mille e più mille
lontanissime eterne lucerne.

Sconfitta e adirata, la luna
si gonfia, rotonda diventa,
e un sorriso di sfida rivolge
al cocciuto rivale di sempre.

Comincia a inondare di raggi argentati
le valli e i bei prati
che Aprile comincia a velare di verde,
felice di esser mirata da due innamorati.

Ma il sole, tenace da sempre,
invidioso e potente,
un spinta violenta e mortale le imprime,
e da tonda, grassoccia e gioconda
uno spicchio d’arancia diventa,
e poi falce e poi niente!

Forse é un giuoco, da sempre.