G A S
T R O N O M I A S I C I L I A N A
IL
PANE
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UN PO' DI STORIA: Il pane ha tantissimi anni, si può dire
che è nato con la civiltà. Inizialmente l'uomo si cibava di
cereali in grani (orzo, avena, frumento e segale) e solo se li
trovava, perché crescevano in modo selvaggio e nessuno li
coltivava. Si mangiavano crudi o abbrustoliti su pietre roventi.
Solo più avanti l'uomo scoprì come coltivarli e nacque così
l'agricoltura. L'uomo imparò anche a impastare la farina, che
all'inizio era scura e grossa, con acqua ottenendo così delle
pagnotte schiacciate che cuoceva sulle pietre infuocate, erano le
prime focacce, il primo pane dell'uomo. Chi inventò il primo
forno furono invece gli egiziani, infatti è stata ritrovata una
pagnotta in una tomba egizia risalente a 3500 anni fa'. La
preparazione del pane vera e propria iniziò in Grecia dove
vennero cambiati tutti i forni inventati dagli egiziani e
dipinti con maschere orribili per impedire i curiosi di aprire le
porte rovinando così la lievitazione del pane. In Italia
l'arte del pane iniziò tardi, anche se i nostri panettieri erano
i più raffinati. Nacque a Roma nel 168 A. C. quando
sconfiggemmo Perseo, re macedone, e i suo schiavi greci ne
importarono la lavorazione. Si narra che nelle case nobili il pane
era diverso per ogni occasione a seconda del pranzo e degli
invitati; venivano fatte forme ogni volta diverse, ad esempio per
un cantore una cetra, per degli innamorati un cuore... Il pane dei
nobili era più raffinato, mentre i poveri mangiavano pane fatto
con farina grossa e mista; ogni ceto sociale, già dal medioevo,
aveva un suo tipo di pane. questo alimento ha sempre scatenato
guerre, lotte, scomparse di regni e tutto questo perché, il
popolo affamato, ha sempre cercato la farina (vedi la presa della
Bastiglia 1789). Chi inventò il pane fatto con il lievito di
birra fu Maria de' Medici
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IL PANE NEL
MONDO: I canadesi benedicono sempre il pane prima di
infornarlo; mentre gli ebrei gettano una pallina di pasta di pane
nel forno, prima di cuocerlo, per offrire il primo pezzo a Dio. In
Russia si fanno gli auguri con il pane perché chi mangia pane da
qualcuno è in debito con lui e non lo deve tradire mai; mentre in
Polonia , la sposa, finita la messa, dà agli invitati delle
bambole fatte di pane con all'interno una moneta come augurio. In
Calabria c' è una tradizione chiamata dei "panpepati"
che sono pani modellati a mano con cui si fanno oggettini per
pellegrinaggi o ex voto, oppure si fanno figure per il presepe
fatte di mollica colorata.
I contadini anche
in epoche passate, hanno sempre fatto preghiere e benedizioni al
campo di grano per far si che ci sia abbondanza e durante la
mietitura, ancora aggi, si fanno sempre feste e sagre. In molte
regioni per Pasqua si fanno delle grosse trecce di pane a forma di
ciambella dove, all'interno, viene sistemato un uovo sodo colorato
in segno di fertilità. In commercio i tipi di pane sono infiniti
e diversi per ogni regione o stato. Ci sono le trecce, le
michette, i filoni, le ciriole, le rosette, le manine, gli arabi,
i francesini, le piadine, le mafalde, i casalinghi ecc... Tutti
nati dalla fantasia umana mescolando solo farina, acqua, lievito e
talvolta qualche ingrediente aggiuntivo. Il pane è diventato
ormai un segno patrimoniale e culturale di tutto il mondo.
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COME PREPARARLO
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INGREDIENTI: 800
g di farina, 45 g di lievito di birra, 1 cucchiaino di miele, 1 e
1/2 cucchiaino di sale, acqua o latte q.b., 1 cucchiaio di olio
extravergine d'oliva (facoltativo).
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PREPARAZIONE: Potete
utilizzare acqua o latte per impastare: con il latte il pane
risulterà più morbido. Fate sciogliere il lievito in 1/4 di
bicchiere di acqua tiepida insieme con il miele; sciogliete anche
il sale in poca acqua, poi unite entrambi alla farina, impastando
con tanta acqua (o latte) necessaria a ottenere un impasto soffice
che si stacchi facilmente dalle dita. Volendo, condite l'impasto
con un cucchiaio di olio. Date forma al pane e disponetelo in una
teglia leggermente unta; praticate sulla superfìce 3 tagli
incrociati e lasciate lievitare in luogo tiepido per circa 1 ora e
1/2. Passate a cuocere per circa 1 ora in forno caldo (200 °C).
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I
FORMAGGI
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UN PO' DI
STORIA: Il formaggio è una conservazione del latte tra le più
antiche. La
storia del formaggio è molto antica e ricca di particolari
interessanti. Si dice che sia
nato per sbaglio. Un pastore per trasportare il latte da un posto
all' altro, lo mise legato in uno stomaco di capra. Quando arrivò
a destinazione scoprì che il latte era diventato un composto
giallino e granuloso. Il pastore lo assaggiò e si accorse che era
buono. Iniziò così la lunga storia del formaggio e
dell'industria casearia
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LE
CARATTERISTICHE: Il
formaggio è un alimento ricco di sostanze nutrienti importanti
per l’organismo umano, come il calcio, le proteine nobili ed il
fosforo. Nella realizzazione
dei formaggi possono essere usati vari tipi di latte: di mucca, di
capra, di pecora, di bufala o misto.
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UN PO' DI
STORIA: Il formaggio è una conservazione del latte tra le più
antiche. La
storia del formaggio è molto antica e ricca di particolari
interessanti. Si dice che sia
nato per sbaglio. Un pastore per trasportare il latte da un posto
all' altro, lo mise legato in uno stomaco di capra. Quando arrivò
a destinazione scoprì che il latte era diventato un composto
giallino e granuloso. Il pastore lo assaggiò e si accorse che era
buono. Iniziò così la lunga storia del formaggio e
dell'industria casearia
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FORMAGGI
SICILIANI
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PECORINO: Esso
è una variante tutelata dalla denominazione di origine protetta
Dop, un formaggio stagionato di pasta dura ricavato dal latte
intero di pecora e dal sapore naturale piccante garantito anche
grazie alla presenza di grani di pepe. La stagionatura del
pecorino avviene in particolari locali, delle vere e proprie
“riserve” del gusto e del sapore, in cui si trovano degli
scaffali che raccolgono le forme del formaggio.
Queste ultime vanno capovolte periodicamente per garantirne una
regolare stagionatura.
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CACIOCAVALLO
RAGUSANO: E'
un formaggio a pasta filata tipo fresco prodotto con latte intero
crudo di mucca, con un processo di lavorazione esclusivamente
artigianale e utilizzando solamente attrezzature tradizionali. La
zona tipica di produzione è la provincia di Ragusa.
Esso
si può consumare stagionato oppure fresco. Si presenta nella sua
caratteristica forma di parallelepipedo con alcuni solchi al
centro prodotti dalle corde con le quali il formaggio è legato,
corde utilizzate come sostegno durante la stagionatura del
prodotto stesso..
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RICOTTA: La
ricotta è un formaggio fresco ricavato dal latte di pecora o di
mucca. Il suo nome deriva dal fatto che i suoi ingredienti base
sono “cotti due volte”. Può esser consumata in molteplici
modi: come pietanza singola, come base di dolci come i ravioli
fritti, le cassate pasquali ed i cannoli e di primi piatti come le
focacce di ricotta e salsiccia o di pietanze come le frittate o
semplicemente come condimento per i primi piatti come la famosa
“pasta alla norma” che richiede necessariamente una spolverata
di ricotta salata, preparata come la ricotta fresca ma senza sale
che poi è aggiunto dopo due giorni.
La preparazione della ricotta è molto particolare e si attua
quasi tutto l’anno, con l’esclusione dei due mesi estivi più
caldi.
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AROMI
IN CUCINA
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AGLIO:
E' uno dei più potenti battericidi naturali, è espettorante,
antisettico, e ipotensivo; stimola il cuore, facilita la
circolazione e depura il sangue. Viene usato per cucinare o come
infuso per curare dolore reumatici, bronchiti, influenza o
pressione alta. E' sconsigliato a chi soffre di pressione bassa,
irritazioni all'intestino, ai malati di fegato e alle gestanti.
Soprattutto nella cucina , l'aglio rappresenta la spezia più
conosciuta ed è un ingrediente indispensabile. Viene usato negli
arrosti di carne o su piatti di pesce, per il pesto alla genovese
e per l'abbacchio; nelle marmellate saltate o in altre ricette
serve solo a dare sapore all'olio e poi si elimina, in questo modo
è più digeribile.
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ALLORO:
dell'alloro
vengono usate le foglie che si raccolgono tutto l'anno e queste più
sono giovani e più hanno principi attivi. L'alloro è ricco di
olio essenziale che è impiegato per le distorsioni o i dolori
reumatici; è stimolante, diuretico, stomachico, espettorante e
antipiretico. Un infuso di alloro aiuta la digestione e combatte i
dolori di stomaco, l'inappetenza e l'influenza.
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ANICE:
è stomachico, aiuta quindi la digestione ed è
consigliato alle donne che allattano perché favorisce la
secrezione lattea. Non si deve prendere a grandi dosi perché la
sua essenza è tossica. Si usa in cucina per aromatizzare i
piatti, per fare infusi e per dare sapore a creme, dolci e
frullati.
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BASILICO:
va consumato preferibilmente fresco e quindi nel periodo che va
dalla primavera a fine estate. E' stimolante, antispasmodico e
disinfettante; è utile nella digestione difficile, nell'alitosi,
ansia, stanchezza ed emicranie. Viene usato di solito crudo sulle
pietanze per aiutare la digestione o come infuso contro
l'influenza, crampi ecc... In cucina è una spezia tra le più
usate e da aroma alle minestre, zuppe di marmellate, ossibuchi,
costolette e sughi; inoltre viene usato anche per fare liquori.
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CANNELLA:
insaporisce il brodo di pesce o di carne e soprattutto è
ideale con i dolci; può essere messa anche nella frutta cotta,
marmellate, biscotti e cocktails.
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CERFOGLIO:
ha origine russa ma oggi si trova in tutti gli orti. Contiene
vitamina C e di solito viene mangiato crudo; soprattutto è molto
usato nella cucina francese.
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CHIODI
DI GAROFANO: se vengono usati poco stimolano
l'appetito, un uso eccessivo provoca l'irritamento delle mucose.
In cucina sono usati soprattutto nella cacciagione, nei ripieni di
carne e nel vin brulè.
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FINOCCHIO
SELVATICO:
contiene amido, zucchero, pectina ed olio essenziale
balsamico. Si usa negli infusi per l'aumento della secrezione
lattea, per la digestione e contro la nausea, in cucina i semi
servono per aromatizzare i piatti, dolci e liquori; mentre i fusti
e i germogli, vengono usati in insalata o come aroma per brodi e
arrosti. Non se ne deve abusare perché l'anetolo contenuto in
esso in dosi massicce provoca convulsioni.
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GINEPRO:
è ricco di resina, olio essenziale, acido assalico e malico. E'
balsamico, tonico e antireumatico. In infuso serve per i bruciori
di stomaco, problemi diuretici e mestruazioni irregolari. Le sue
bacche vengono usate soprattutto per fare liquori, ma anche in
cucina per dare aroma al salmì e al brasato e per agevolare la
digestione della carne. Non si deve abusare delle sue bacche perché
contengono terpeni che in dosi elevate provocano irritazioni ai
reni; inoltre è sconsigliato a chi ha problemi digestivi.
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MAGGIORANZA: Contiene
olio essenziale, tannino e sostanze amare. Viene usata in cucina
per particolari preparazioni, per ripieni di pollo, ragù e salsa
curry.
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MALVA:
contiene potassio, calcio, vitamine e
pectina. E' lassativa emolliente e oftalmica. Viene mangiata come
verdura contro la stipsi; in infuso per le irritazioni della
bocca, stomaco, reni e per la tosse. In cucina si usano i
germogli, le foglie (per insaporire risotti e minestre) e i fiori
freschi ( per le insalate).
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MENTA: è
ricca di sostanze amare, resina e di olio essenziale che contiene
mentolo, che è usato come anestetico. Essiccata e messa sul cibo
favorisce la digestione ed in infuso contro il nervosismo, diarrea
e mestruazioni irregolari. Il tè alla menta è digestivo e
rinfrescante. Viene usata soprattutto nella cucina romana
(carciofi e piselli), e serve ad aromatizzare tutto il cibo; non
si usa la menta piperita che serve solo ad aromatizzare liquori e
dolci.
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NOCE MOSCATA: in
cucina è usata nelle creme di pollo, funghi e asparagi. |
ORIGANO: contiene
olio essenziale profumato e aromatico, tannino e sostanza amara.
E' molto usato in cucina soprattutto nelle insalate, carne alla
pizzaiola, pizze, salse di pomodoro, passati di marmellate.
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ORTICA:
è ricca si clorofilla, vitamina C e sali minerali. In
infuso depura l'organismo, è contro l'anemia, artrite e
reumatismi. E' una delle piante aromatiche più apprezzate in
cucina perché ha un sapore delicato e viene usata per insaporire
minestre e risotti, ma anche come verdura e nel ripieno di ravioli
e frittate.
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PEPE:
contiene nitrato di potassio, glucosio, acidi, tannino,
e olio essenziale, in cucina è usato nelle minestre, spaghetti
alla carbonara, zuppe di pesce, arrosti, grigliate, umidi,
ripieni, polpette e nelle salse.
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PEPERONCINO: il
peperoncino secco può essere ridotto in polvere così i principi
attivi sono meglio assimilati dall'organismo. Contiene numerose
vitamine, sali, oligoelementi naturali, olio essenziale, lecitina
e capsicina che gli da il sapore piccante. E' molto usato in
cucina soprattutto nelle salse e nel sugo all'amatriciana perché
stimola la circolazione, regola l'intestino, per i reumatismi e
perché è un antiossidante.
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PREZZEMOLO:
contiene sali minerali, olio essenziale, vitamina A e
C. In infuso è diuretico e depurativo e regola il ciclo
mestruale. In cucina è tra le erbe aromatiche più usate perché
ha proprietà digestive e va aggiunto sempre alla fine della
cottura. Viene usato nelle minestre, bolliti, umidi, pesce,
ripieni, frittate, funghi, salse e sughi. E' sconsigliato per le
donne in gravidanza e in allattamento.
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ROSMARINO:
cresce da solo sulle coste o in riva al mare. E' ricco
di olio essenziale. In infuso agevola la digestione, è contro le
vertigini e l'inappetenza. In cucina è utilizzato molto come
aroma, soprattutto per carne e pesce alla griglia o arrosto e per
l'agnello al forno. E' sconsigliato per le donne in gravidanza.
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Salvia:
in infuso per facilitare le mestruazioni, per la digestione,
contro le bronchiti e come cicatrizzante. E' molto impiegata in
cucina sia fresca che secca, per dare aroma a minestre, carni,
fegatini di pollo, cacciagione, pesce e marmellate. E'
sconsigliata per le donne in allattamento.
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VANIGLIA:
impiega
da 7 a 10 mesi prima di essere matura e non viene usata
naturalmente ma manipolata a seconda dei paesi in cui viene
prodotta. Stimola lo stomaco e non ha alcun tipo di
controindicazioni. E' usata soprattutto nei dolci
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ZAFFERANO:
ha un odore aromatico, forte e
sapore un po' amaro. E' utile agli ansiosi e a quelli che hanno
digestioni difficili, è adatto anche per i dolori mestruali. In
cucina viene usato soprattutto per le sue proprietà medicinali o
per dare colore; si usa in tante ricette ma soprattutto nel
risotto alla milanese e pasta e broccoli. Nella cucina indiana è
usato anche nei dolci.
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ZENZERO: in
cucina viene usato nelle zuppe, insalate di riso, frutta cotta e
torte. |
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GRANITE
E GELATI
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UN PO' DI
STORIA: La
granita ha origini antiche.
Gli
antichi ad esempio, conservavano la neve, sotto il
pagliericcio su cui veniva spruzzata una dose di sciroppo.
Veniva
lavorata in una tinozza fatta girare dentro un pozzetto dove si
formava il ghiaccio.
Era
il tempo del monsù, colui che caricava la tinozza sulle
spalle per portarla direttamente nei luoghi dove veniva consumata,
per lo più feste nobiliari.
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I GUSTI: Tanti
sono i gusti. Dai gusti classici quali il limone
e il caffè, gusti prettamente da prima colazione
accompagnati dalle brioche o da un panino. A quelli alla mandorla,
alla fragola al mandarino, all'arancia ai frutti di bosco, al
gelso o al cioccolato per palati golosi .
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GRANITE
GELATO
SORBETTI
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R I C E T T E
Pollo a forno alla nissena (San cataldo)
Ingredienti:
1 pollo di circa 2 kg, una carota, un cuore di
sedano, prezzemolo, una cipolla, 100g di caciocavallo grattugiato, 400 g
di pangrattato, 2 limoni, origano, olio, sale, pepe.
Preparazione:
Lessate il pollo in una pentola con la cipolla
affettata , prezzemolo tritato, la carota e il sedano a pezzetti,
aggiungete sale quanto basta. Appena cotto, tagliate il pollo a pezzi,
asciugateli e passateli in un battuto di olio, origano, sale, pepe e
succo di limone. Passate poi ogni pezzo di pollo nel caciocavallo
grattugiato e infine nel pangrattato. Disponete il pollo in un teglia
unta d'olio e mettete al forno per circa quaranta minuti. |
Galletti alla griglia (Gela)
Ingredienti:
2 galletti, 2 limoni, olio, senape, prezzemolo
tritato e pangrattato.
Preparazione:
Mondate, fiammeggiate e dividete a metà i galletti:
fateli marinare per 2 ore con l'olio, il succo di limone e un trito di
prezzemolo.
Poi sgocciolateli, spalmate con un velo di senape,
passateli nel pangrattato e fateli cuocere su una griglia calda per
circa 35 minuti, bagnandoli ogni tanto con la marinata. |
Pollo al forno (San Cataldo)
Ingredienti:
Polli ruspanti 2, odori un mazzetto, pecorino (o
caciocavallo) grattugiato gr. 100, pangrattato gr. 200, limoni due,
olio, sale, pepe, origano.
Preparazione:
Lessate i polli in acqua salata col mazzetto di
odori. Dopo circa mezz'ora toglieteli dal brodo, tagliateli a pezzi,
asciugateli e passateli in un battuto di olio, sale, pepe, origano e il
succo dei limoni.
Girateli quindi nel formaggio grattugiato e in ultimo
nel pangrattato. Sistemate i pezzi di pollo in una teglia e passate a
fomo moderato per circa 45 minuti. |
Uova con patate fritte (Marianopoli)
Ingredienti:
Uova 6, patate gr. 500, olio, sale, basilico,
caciocavallo grattugiato gr. 30.
Preparazione:
Tagliate a bastoncini le patate, lasciatele per una
decina di minuti i acqua e sale, scolatele, asciugatele con una
salvietta e friggetele in padella in olio abbondante.
Appena saranno dorate, ma non abbrustolite, togliete
il sovrappiù di olio e versate in padella le uova, che avrete intanto
sbattuto in un piatto con il formaggio grattugiato, il basilico e un
pizzico di sale.
Rimescolate rapidamente, abbassate la fiamma e
lasciate rapprendere un pò le uova. Servite subito, ben calde. |
Timballo
di riso (Santa Caterina Villarmosa)
Ingredienti:
Riso kg. 1, estratto di pomodoro gr. 200, tritato di
maiale gr. 400, melanzane 4, primosale gr. 200, mortadella gr. 100, uova
sode 2, pecorino grattugiato gr. 100, un uovo, mollica di pane ammollata
gr. 100, pangrattato gr. 100, pepe, olio.
Preparazione:
Lavorate il tritato come per le polpette, con la
mollica di pane bagnata, un uovo, il prezzemolo tritato, il formaggio
grattugiato. Soffriggetelo un pò in padella a fuoco alto e versatelo
nel sugo di estratto che avrete intanto preparato nel modo consueto, con
olio e cipolla grattugiata.
Allungate con acqua e lasciate cucinare la carne per
circa un'ora e mezza. Lessate il riso in abbondante acqua salata
scolatelo al dente e conditelo in una zuppiera con parte del sugo di ragù,
il pecorino pepe.
Mentre il riso raffredda, friggete in abbondante olio
le melanzane, tagliate a fette e tenute per circa un'ora in acqua e
sale. Lessate le uova e quando avrete pronta ogni cosa, passate il riso
in una teglia unta e spolverata di pangrattato alternandolo a strati con
le melanzane, fette di primosale e mortadella, la carne di maiale, le
uova affettate, il sugo del ragù.
Terminate l'ultimo suolo con il riso che bagnerete
con un pò d'olio e spolvererete di pangrattato. Passate a forno caldo
per circa un'ora e servite poi tiepido. |
Il pitirri (Sutera)
La gastronomia tradizionale di Sutera è basata
sull'utilizzo dei prodotti tipici locali.
Tipica specialità di Sutera è il "Pitirri",
una minestra a base di verdure.
Ingredienti:
Per la pasta: 1 chilogrammo di farina di grano
duro, 6-8 uova, sale q. b.
Per il minestrone: borragine, sedano,
finocchietto selvatico, sedano, cavolo, cipolla, cavolfiore, piselli,
cardi, scarola, carota, cardella, biete erbette, pomodoro e porri.
Preparazione:
La pasta:
Impastare la farina con le uova, aggiungendole una alla volta così da
formare dei grossi grumi. Man mano che la farina viene "frisculiata"
con le uova passarla in un primo setaccio a maglia larga, dove si
otterranno dei granelli di pasta, poi ripassare il tutto in un secondo
setaccio a maglia fine per far cadere la farina in eccesso. Filtrato il
tutto, ecco il "Pitirri". Farlo asciugare su un telo
per qualche giorno.
Il minestrone:
Tagliare a piccoli pezzi le verdure e far cuocere in acqua abbondante.
Appena cotte, versare gradualmente la pasta e mescolare continuamente
fino a cottura. Il pitirri non deve essere né troppo liquido né troppo
denso. Prima di servirlo aggiungere l'olio extra vergine di oliva.
Servirlo su "scanaturi", tagliere, o sul "fangotto",
piatto di terracotta.
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Mastazzola (Riesi)
Ingredienti:
Per la pasta:
400 gr. di farina, 2 uova, mezzo bicchiere di latte, 150 gr. di
zucchero, 100 gr. di strutto.
Per il ripieno:
100 gr. di miele, mezza arancia, farina, nocciole e mandorle tostate,
gherigli di noce, cannella in polvere, 1 chiodo di garofano.
Preparazione:
Versate la farina sulla spianatoia e impastatela con
il latte aggiungendo lo zucchero, le uova e 80 grammi di strutto, fino a
ottenere un composto omogeneo. Fate riposare l'impasto per circa
mezz'ora.
Diluite il miele in mezzo bicchiere d'acqua e
versatelo in un tegame: bollite e amalgamate lentamente con un cucchiaio
di farina, una manciata di mandorle, una manciata di nocciole tritate,
un pugno di gherigli di noci, la scorza d'arancia grattuggiata, un
chiodo di garofano e un pizzico di cannella.
Stendete la pasta in una sfoglia molto sottile e
dividetela in rettangoli di circa 10 centimetri per 5 centimetri di
lato. Ponete al centro di ciascun rettangolino un mucchietto di ripieno
e avvolgete la pasta su se stessa diagonalmente. Allineate i mastazzola
in una pirofila imburrata e cuocete a forno caldo (200 °C) per
mezz'ora. |
LASAGNE
CACATE
Un altro piatto tipico del periodo natalizio, ed esattamente servito per
la fine dell'anno a Modica - Rg -, è costituito dalle così chiamate
"Lasagne cacate". Gli ingredienti utilizzati sono:
| 500
grammi di farina bianca,
| 4 uova
intere,
| 300
grammi di ragù (di concentrato di pomodoro, salsiccia e cotenna di
maiale),
| 250
grammi di ricotta fresca setacciata,
| 50
grammi di pecorino grattugiato,
| sale e
pepe.
|
| | | | |
La
farina va impastata con le uova intere ed un pizzico di sale sciolto in
acqua tiepida; la pasta così ottenuta va stesa sullo spianatoio e
tagliata in listarelle di tre-quattro centimetri di larghezza da lessare
in acqua moderatamente salata. Intanto si prepara il ragù utilizzando
un chilo e duecento grammi di carne di maiale o di vitello, 300 grammi
di estratto di pomodoro, 1 cipolla, 100 grammi di strutto, vino rosso e
sale. La carne va legata con lo spago e rosolata nello strutto finchè
non raggiunge una perfetta doratura.
La
carne va riposta da parte e nel grasso ottenuto durante la sua cottura
va soffritta la cipolla tritata. Al soffritto così ottenuto va aggiunto
l'estratto sciolto in poca acqua ed il tutto si lascia amalgamare un pò.
Successivamente
si aggiunge un litro d'acqua circa e si aggiunge la carne. Il tutto va
cotto per circa due ore e mezza a fuoco lento aggiungendo, a metà
cottura, un bicchiere di vino rosso e sale. A fine cottura, il pezzo di
carne va separato dalla salsa così ottenuta. In molti casi, tale
ricetta prevede che la carne sia tagliata a fette, condita con tale
salsa e servita. In questo caso, il ragù occorre per condire le
lasagne. In effetti, una volta che le lasagne sono state lessate,
occorre immergerle nel tegame del ragù e condite col formaggio,
cosparse di ricotta ed insaporite con pepe nero appena macinato.
|
Spaghetti alla Norma
- 500 gr. di spaghetti
- 250 gr. di melanzane
- 300 gr. di pomodori da sugo freschi
- 100 gr. ricotta dura da grattugiare
- aglio
- basilico
- olio d'oliva
- sale e pepe q.b
Rosolate l'aglio nell'olio, quindi aggiungete i
pomodori sbucciati e tagliati a dadini, salate, pepate e continuate la
cottura per una decina di minuti. Nel frattempo grigliate le melanzane
tagliate a fette che avrete lasciato riposare salandole per una
mezz'oretta. Quando saranno cotte tagliatele a striscioline ed
aggiungetele al sugo, così anche il basilico, finite di cuocere e
quindi versate gli spaghetti cotti al dente, spolverate con la ricotta
grattugiata e servite |
Fusilli, mellanzane e capperi
Ingredienti
|
Per 4 persone: 5 olive nere, 1 cucchiaio di olio extravergine
d'oliva, sale, ½ cucchiai di capperi, 200 g di melanzane,
basilico, pepe nero, 250 g di pomodori San Marzano, 250 g di
fusilli
|
Preparazione |
In un tegame fate soffriggere con l’olio le melanzane con la
buccia tagliate a dadini e fatele appassire. Aggiungete i
pomodori sbollentati e tagliati a pezzetti, le olive, i
capperi, il sale, il pepe e fate cuocere per 30 minuti.
Cuocete la pasta, versatela nel tegame, fate insaporire per
qualche minuto e spolverizzate con il basilico. calorie 123
Kcal
|
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Pesce spada alla ghiotta madonna
Ingredienti
|
Per 2 persone: 2 cucchiai di olio extravergine d'oliva, sale,
½ cipolla, 175 g di pomodori pelati, 7 olive verdi, 200 g di
patate, 1 cucchiaio di capperi, basilico, 300 g di pesce spada,
pepe nero
|
Preparazione |
Rosolate mezza cipolla trita con abbondante olio e aggiungete le
olive verdi snocciolate, i capperi dissalati, i pomodori pelati,
sale e pepe. Cuocete per 20 minuti. Aggiungete 2 fettine di
pesce spada e fate cuocere per 5 minuti.intanto lessate le
patate, sbucciatele e tagliatele a fatte, aggiungetele al pesce
insieme al basilico trito. Amalgamate bene e servite. calorie
103 Kcal
|
|
Cassata siciliana
500 g. di ricotta, 300 g. di zucchero a velo, 150 g. di frutta candita
misto, 150 g. di pan di Spagna, l00 g. di cioccolata fondente, vaniglia,
rhum.
Affettare il pan di Spagna e foderare il fondo e i lati di una teglia.
Amalgamare, dopo averla passata al setaccio, la ricotta con lo zucchero
e la vaniglia. Unire 1/2 bicchierino di rhum, la cioccolata tagliuzzata
e la frutta candita a pezzetti. Versare tutto nella teglia di pan di
Spagna, livellare con un coltello con altre fette di pan di Spagna.
Mettere al fresco per 1 ora, poi rovesciare la cassata su un piatto,
cospargendo la superficie con zucchero a velo.
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Cubbaita
350 g di semi di sesamo, 90 g di zucchero, 300 g. di miele, cannella in
polvere, la buccia grattugiata di 1/2 limone.
Unire tutti gli ingredienti in una casseruola e pone sul fuoco.
Mescolare continuamente fino a che sia cotto e ben amalgamato. Versare
tutto su un marmo unto d'olio, spianarlo e tagliarlo a rombi o a
quadretti con un coltello unto d'olio.
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Frutta martorana
2 kg. di zucchero, 500 g. di mandorle, 400 g. di glucosio, farina.
Pestare le mandorle prima scottate in acqua bollente e pelate e
aggiungervi, ogni tanto, una cucchiaiata di zucchero fino a quando non
ne viene utilizzato 500 g. Passare al setaccio e versare questa polvere
zuccherata in un recipiente con 300 g. di glucosio. Par bollire, a
parte, il rimanente zucchero col rimanente glucosio, versandolo dopo,
lentamente, sulle mandorle, mescolando bene. Par cadere il composto su
un tavolo di marmo e farlo raffreddare. Inumidire la pasta d'acqua e
farla passare più volte al setaccio. Formare dei frutti a piacere,
mele, pere, susine, castagne e sistemarli su uno strato di farina, per
farli asciugare qualche giorno. Colorare i frutti con colori vegetali,
far asciugare ancora qualche giorno e lucidarli con gomma arabica
sciolta in pochissima acqua. Disporli su un piatto o un cestino e
decorare con fili di carta variopinta.
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Granita al limone
180 gr di zucchero, 4 bicchieri d'acqua, 2 bicchieri di succo di limone.
Portate a bollore lo zucchero con l'acqua e cuocete per 5 minuti.
Aspettate che lo sciroppo ottenuto raffreddi ed aggiungete il succo di
limone. Mettete in freezer in un contenitore metallico e rigirate il
composto mentre gela ogni 20-30 minuti. La granita sarà pronta dopo
circa 3-4 ore.
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Pupa cu l'ova
500 g. di farina, 125 g. di strutto, 150 g. di zucchero, 2 uova, 10 g.
d'acqua, 5 g. di ammoniaca, 6 uova sode, confetti colorati.
Impastare la farina con l'acqua, lo strutto, lo zucchero, l'ammoniaca e
le uova.
Dividere l'impasto in 6 pezzi e dar loro la forma di un agnellino, nella
pancia della quale si collocherà un uovo sodo, tenuto da due listerelle
di pasta incrociate. Decorare con confettini colorati, sistemarli in una
teglia unta e infornarli |
Sorbetto all'arancia
220 gr di zucchero, 6 grosse arance, ¼ di lt d'acqua minerale naturale,
qualche fogliolina di menta.
Grattugiate la scorza di un'arancia, mettetela in un pentolino con lo
zucchero e aggiungete 3 bicchieri d'acqua. Fate sobbollire per 20 minuti
lasciate raffreddare, filtrate e conservate la scorza. Versate in una
ciotola lo sciroppo, l'acqua minerale naturale e ½ lt di succo
d'arancia (la spremuta di 4 arance). Mescolate e ponete in freezer per
circa 1 ora finchè il composto inizia a rassodare. Passatelo al
frullatore affinché diventi soffice. Aggiungete la scorza conservata e
rimettete in freezer per latri 30-40 minuti. Per servire cospargere con
poca menta.
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Torta al caffè
Pan di Spagna, maraschino, crema di ricotta, caffè macinato, cognac.
Tagliare il pan di Spagna in 3 strati. Inzupparne 1 con maraschino,
ricoprire con la crema e spargere sopra del caffè macinato. Mettere il
secondo strato di pan di Spagna, ricoprirlo di crema e inzupparlo di
cognac. Coprire tutto con un po' di crema con sopra del caffè macinato.
Inzuppare il 3° strato di pan di Spagna con il liquore di caffè,
ricoprire con crema tutto, anche i fianchi della torta. Porre la torta
in frigo, cosparsa di polvere di caffè.
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Braciole alla siciliana
300 g. di noce di vitello, mozzarella, prosciutto crudo, midolla di
pane, latte, formaggio grattugiato, 1 uovo, prezzemolo, strutto, sale.
Tagliare a quadretti la carne di 8 cm. di lato, spianarla e cospargerla
di poco sale. Fare un composto con dadini di mozzarella, quadretti di
prosciutto, midolla di pane imbevuta nel latte e strizzata, formaggio
grattugiato, 1'uovo e il prezzemolo. Porre questo composto nel mezzo di
ogni quadrettino di carne.
Arrotolare su se stessa e fermare i bracioletti a due a due infilandoli
in appositi stecchini e framezzandoli con un rettangolo di pane.
Disporli su una teglia vuota di strutto e infornare per pochi minuti a
fuoco alto.
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Involtini di pesce spada
18 fettine di pescespada, 30 g. di pecorino grattugiato, pangrattato,
capperi,. 50 g. di polpa di pescespada bollita, l0 olive verdi,
prezzemolo, 1 cipolla, 1 cucchiaio di salsa di pomodoro, alloro,
peperoncino, olio, sale.
Amalgamare insieme il pangrattato, il pecorino, la polpa di pescespada
bollita, i capperi e le olive tritati, il prezzernolo, la salsa di pomodoro,
olio sale e peperoncino. Farcire con questo impasto le fettine di
pescespada, arrotolarle e infilarle negli spiedini, alternando con
foglie di alloro e spicchi di cipolla cruda. Cuocere sulla brace.
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Macco di fave
800 gr. di fave secche sgusciate, 400 gr. di pasta, cipolla, sedano,
pomodoro, olio di oliva, sale.
Mettere a bagno, per tutta la notte le fave secche sgusciate. L'indomani
cuocetele in abbondante acqua salata con cipolla, sedano e pomodoro; a
cottura quasi ultimata unite la pasta (la nonna consiglia spaghetti
spezzettati) e finite di cuocere sempre rimestando; aggiungete
abbondante olio extra vergine di oliva.
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Pasta a picchipacchiu
500 g. di maccheroncini rigati, 400 g. di pomodori maturi, basilico, l
spicchio d'aglio, 1 cipolla, 2 melanzane, 5 acciughe, olio d'oliva,
sale, pepe.
Rosolare nell'olio la cipolla tritata e l'aglio schiacciato, assieme al
basilico, Aggiungere i pomodori nettati e fatti a pezzetti. A parte
friggere le melanzane affettate e spezzettate nella salsa, assieme alle
acciughe diliscate e spezzettate e al pepe. Lessare i maccheroncini al
dente in acqua salata, scolarli e condirli con questa salsa.
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Pasta con broccoli arriminati
600 g. di maccheroncelli, 1 kg. di cavolfiore bianco, 100 g. di uva
passa, l00 g. di pinoli, l cipolla, 6 filetti d'acciuga sott'olio, 1/2
bustina di zafferano, 100 g. d'olio d'oliva, sale, pepe.
Lessare al dente il cavolfiore in acqua un po' salata. Rosolare la
cipolla affettata, unirvi la pasta, i pinoli e, dopo un po', il
cavolfiore tagliato a pezzetti. Aggiungere un po' dell'acqua di cottura
del cavolfiore. Far cuocere con lo zafferano, i filetti d'acciuga a
pezzetti e il pepe. Con la restante acqua di cottura del cavolfiore,
lessare i maccheroncelli, scolarli e "arriminarli" nel tegame
con la salsa preparata prima.
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Pasta con le sarde
1 kg di finocchietti di montagna, 500 g di sarde, 600 g di bucatini, 2
cipolle tritate, 6 acciughe, 50 g di pinoli, 50 g di uva passolina, 50
g, di mandorle abbrustolite, un pizzico di zafferano, olio d'oliva,
sale, pepe.
Lessare i finocchietti in acqua un po' salata, dove poi cuoceranno i
bucatini. Lavare, tog1iere la testa e la spina centrale delle sarde, che
vanno aperte tenendole unite per il dorso. Tritare i finocchietti e
soffriggerli con le cipolle tritate, le acciughe diliscate, il pepe, i
pinoli, lo zafferano, l'uva passolina, l'o1io e metà delle sarde.
Lessare i bucatini nell' acqua dei finocchietti, scolarli e amalgamarli
con due terzi della salsa preparata prima. Mettere tutto in un tegame,
coprire con il resto delle sarde passate nel resto della salsa,
cospargere di mandorle abbmsto1ite e tritare e infornare per 10 minuti.
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Pesce spada alla siciliana
2 fette di pescespada di 300 g. ciascuna, 4 spicchi d' aglio, 1/2
bicchiere d'olio, 4 acciughe, prezzemolo, 2 pomodori, 1 bicchiere di
vino bianco, sale, pepe.
Lavare e asciugare le fette di pescespada. Rosolare l' aglio con l' olio
sbucciati, privati dei semi e tagliati a pezzi e, dopo un po', il vino
bianco e il pescespada. Condire con sale e pepe. Coprire e far cuocere a
fuoco lento per 1/2 ora.
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Polpettone alla siciliana
300 g di polpa di manzo tritata, 1 fetta di polpa di manzo di 1/2 kg,
mollica di pane, 2 uova, latte, pecorino grattugiato, prezzemolo, 2 uova
sode, 100 g di salame a pezzetti, caciocavallo a dadini, strutto, poco
vino rosso, 1 cucchiaiata di salsa di pomodoro, sale, pepe.
Amalgamare insieme la polpa di manzo tritata con la mollica di pane
intrisa nel latte e strizzata, i due tuorli d'uovo, un po' di pecorino,
prezzemolo, sale e pepe. Distendere sul tavolo la grossa fetta di polpa
di manzo e cospargerla di sale. Stendervi il composto sopra descritta e
poi le uovo sode a fette, il salame e il caciocavallo. Arrotolare su se
stessa la carne e legarla con dello spago. Rosolare con lo strutto la
cipolla in un tegame e unirvi la carne, rivoltandola spesso. Condire con
sale e pepe e bagnare con un po' di vino rosso, aggiungere la salsa di
carne innaffiata col loro stesso sugo.
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Sarde imbottite alla palermitana
20 sarde, 30 g di mollica di pane, latte, 3 acciughe, prezzemolo, 1
spicchio d'aglio,1 tuorlo d'uovo e 1 intero, pangrattato, olio.
Lavare diliscare e aprire a meta le sarde A parte ammollare la mollica
nel latte, strizzarla e mescolarla alle acciughe diliscate, al
prezzemolo, all' aglio, al tuorlo d'uovo. Stendere un po' di questo
composto su ogni mezza sarda f richiudere i pesci come erano prima
Passarli nell'uovo battuto, nel pangrattato e friggerli in olio caldo.
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Sformato di peperoni e cipolle
6 peperoni, 6 cipolle,. 4 uova,. 50 g. di caciocavallo o pecorino
grattugiato, pangrattato, olio d'oliva, origano, sale.
Arrostire al grill i peperoni e le cipolle, poi spellarli e tagliarli a
filetti. Mescolare alle uova sbattute, il fonnaggio grattugiato, I'
origano e il sale. Aggiungere i filetti gia pronti e versare il tutto in
una teglia unta d' olio e cosparsa di pangrattato. Infornare per 10
minuti circa. Servire caldo o freddo |
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