FEDERICO MESSANA       poesie, racconti ed altro......     
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         LUNA

Un timido spicchio di luna compare
sotto un cielo stellato e lucente
di marzo, ventoso e un po’ pazzo.

Quel bimbo, curioso e impaziente,
la guarda con aria intrigante
sicuro che un giuoco infantile
si svolge nel cielo infinito e profondo.

La luna di notte compare, un po’ cresce,
scompare, cacciata dal sole accecante
del giorno nascente.

Insistente, ritorna, e da piccola falce
uno spicchio d’arancia diventa,
più sicura e contenta,
convinta che il raggio solare,
sconfitto e tremante,
debba lontano scappare,
ed errare,
puntino tra mille e più mille
lontanissime eterne lucerne.

Animosa e fidente, la luna
si gonfia, rotonda diventa,
e un sorriso di sfida rivolge
al cocciuto rivale di sempre.

Comincia a inondare di raggi argentati
le valli e i bei prati
che aprile comincia a velare di verde,
felice di esser mirata da due innamorati.

Ma il sole, tenace da sempre,
invidioso e potente,
una spinta violenta e mortale le imprime,
e da tonda, grassoccia e gioconda
uno spicchio d’arancia diventa,
e poi falce e poi niente!

Forse é un gioco, da sempre.

               LUNA

Lunae particula timide apparet
sub caelo astris distincto ac nitido
mensis Martii, ventosi insanique.

Iocosus cupidusque puer,
aera inspicit fallacibus oculis,
ratus ludum puerilem in caelo
infinito ac remoto accidere.

Nocte luna apparet, augescit,
evolat, acta sole excaecante
orientis diei.

Instans, revenit, et e parva falce
in particulam aurei mali mutatur,
celsa et superba,
persuasa solis radium,
tremiscentem caesumque
precipitem aufugiturum,
et in caelo erraturum,
inter mille milleque punctilla,
remotas perpetuas lucernas.

Victa irataque, luna
inflatur, globatur,
et provocationis risum convertit
in magis magisque hostem.

Effundit argentatos radios
in prata vallesque
quae viridibus induit Aprilis,
amantium duorum admiratione beata.

Sol tamen, perpetuo pervicax,
invidus fortisque,
vehementer mortifere impellit,
et rotunda, perpasta prius et iocosa
particula fit aurei mali rursus,
postea falx, deinde evolat.

Ludus forsitan, idemque perpetuus.

                           
   (Per ascoltare la musica fare click sulla Luna)
  
       SPICCHIO DI LUNA  
(Testo cantato)

coro intro:
     Victa, luna
     inflatur globatur,
     et pugna risum convertit
     in magis magisque hostem

prima strofa soprano:     
     Lunae particula apparet (coro: timide)
     sub caelo astris distincto
     mensis martii, insanique (coro: ventose)

ritornello tenore     
      Nocte luna apparet, augescit,
      evolat, acta e sole
       radius diei

soprano       
      Ludus perpetuus, fortasse, infinito

Seconda strofa soprano      
      Instans, revenit et falce     (
coro: parva)
      in aurei mali mutatur
      celsa et superba,
      solis radius                      (
coro: persuasa)

      Lunae

Ritornello tenore      
      Nocte luna apparet, augescit,
      evolat, acta e sole
      radius diei

soprano      
     Ludus perpetuus, fortasse, infinito