NASIRIYA
Quanti scempi, quanti delitti
in nome della pace, o Nasiriya!
L’Italia tutta piange i suoi
baldi e generosi soldati
mandati a morire per mano assassina
tra due fiumi di storico nome:
armati di pace
contro un fantasma tiranno,
per compiacerne un altro
più ottuso e gradasso del primo.
Oggi piangiamo dolore, ma
domani grideremo vendetta
contro chi,
freddo calcolatore incauto,
ha spedito al martirio
ragazzi votati alla gioia di vita
e non a una morte di gloria.
I monumenti di dura pietra,
pesanti macigni di gloria a suggello,
non compensano lacrime e pianti!
Quanti lutti, ancora, o Nasiriya,
in nome della sospirata pace?