Vendita di zolfi da parte del Comune
L’anno milleottocentocinquantasei
Il giorno dieci febbraro in Montedoro
Noi Ludovico Messana Sindaco
assistito dal Sig Salvatore
Cordaro primo Eletto, dal Cancelliere Comunale Giuseppe Li Calzi e coll’intervento
del Decurionato nel numero legale composto dai Signori D. Giorgio Caico,
D. Gaetano Volpe, D. Luigi Li Calzi, Francesco Duminuco, Salvatore
Valenti, Salvatore Lumia alle ore ventuna italiane di questo stesso
giorno a porte aperte, ed in presenza del pubblico, abbiamo proceduto
alla vendita dei zolfi spettanti alla Comune sul prodotto della
zolfatara Comunale nel modo seguente.
Esaminato il registro esistente nella Cancelleria, dal quale
apparisce che i zolfi percepiti dalla Comune nell’anno 1854 e 1855
ascendono a quintali quattrocentotrenta.
Visto il manifesto del tre febbraro 1856 , relativo alla vendita dei
zolfi predetti quale è stato pubblicato ed affisso alla porta di questa
casa Comunale certificato dal Cancelliere vistato da noi, dal primo
Eletto, e Cancelliere Archiviario.
Visto il certificato dei pubblici senzali della piazza di Girgenti,
Calogero Lo Cicero e Zinobio Russo munito delle debite formalità per la
legalità delle firme certificanti che i prezzi correnti in piazza di
Girgenti sono a tarì dodici e grana dieci per la terza
vantaggiata Licata qual è lo zolfo di spettanza di questa Comune,
dal quale prezzo devono dedursi le spese di trasporto, senzalia,
magazzino e sfrido.
Quindi premesso tutto l’anzidetto abbiamo aperto il pubblico
incanto per la vendita dello zolfo in parola nella quantità e qualità
sopra indicati, e per mezzo del banditore Comunale abbiamo fatto
invitare gli attendenti e licitari alla vendita.
Indi è comparso Maestro Natale Gibilaro qual commissionante dei
Signori Pumi (?) , il quale ha offerto tarì otto e grana cinque per
ogni quintale di zolfo di rotoli cento, in seguito si sono presentati
Calogero Bufalino e M. Carmelo Cammarata i quali hanno offerto tarì
otto e grana dieci il quintale di rotoli cento, indi è comparso di
nuovo il detto Maestro Natale Gibilaro qual commissionante come sopra,
ed ha offerto tarì otto e grana quindici per ogni quintale di zolfo di
rotoli cento.
E non essendo comparso altro offerente dietro adempiute le formalità
di rito si è aggiudicato detto zolfo al migliore ed ultimo oblatore
Maestro Natale Gibilaro qual commissionante del Signori Pumi a tarì
otto e grana quindici il quintale di rotoli cento,il quale si è
obbligato sborzare la somma corrispondente dietro la consegna del
minerale quale sarà eseguita dopo che sarà detto certo approvato dal
Sig. Intendente.
Del che se n’è redatto il presente verbale che è stato firmato
dal liberatario, da Noi, Primo Eletto,Decurioni e Cancelliere.
omissis
Seguono visti e registrazioni di rito e timbro del Comune