I PERMESSI DI RICERCA
LA NUOVA CORSA ALLA RICERCA DELLO ZOLFO NEL
DOPOGUERRA
A cavallo degli anni ‘40/’50 è un fiorire di iniziative finalizzate
a nuove ricerche dello zolfo nel territorio di Montedoro.
Dopo la crisi degli anni ’20 tutte le miniere intorno all’abitato
erano state abbandonate e le relative strutture erano perdute.
Da varie passate relazioni geologiche si evidenziava come il filone
solfifero era concentrato a Est dell’abitato, con direzione Nord-Sud,
mentre nell’area di c.da Grottazze e S. Lucia in direzione Est-Ovest.
Questi due bacini diventano oggetto di nuovo interesse da parte di
vari soggetti, non sempre "imprenditori" del settore, ma
piuttosto avventurieri in cerca dei finanziamenti del Credito Minerario.
Come già accennato, nell’area Est erano state rilasciate 2
Concessioni: al barone Piazza quale rappresentante del Condominio
Caico-Guarino-Piazza era attribuita la Concessione
Stazzone_Nadurello; alla Congregazione di Carità (Legato
maritaggio Licata-Brugnone) rimaneva, oltre la Lenza degli Orfani,
la chiusa Orto del Signore punto nodale del filone solfifero ad Est dell’abitato.
L’Orto del Signore è una enclave stretta tra lo stradale e la
confinante Nadurello di Piazza. L’accesso al sottosuolo era possibile
solo con le antiche scenditorie, ormai fuori uso; né si aveva
spazio per realizzare piani inclinati.
Nel 1950 venne revocata la Concessione alla Congregazione.
L’area essendo dichiarata libera divenne oggetto di richiesta di
permesso da parte del Dott. Carmelo Tulumello che presenta , a
firma del Per. Minerario Amedeo La Porta, un ardito progetto di
accesso al sottosuolo attraverso un piano inclinato che si dipartiva da
terre di proprietà comunale (all’incirca sotto l’attuale Scuola
Media) per non interferire con le Concessione del Piazza.(vedi progetto
allegato)
Contestualmente si fa richiesta di £ 28.000.000 al B.d.S.
sez. Credito Minerario.
Tale progetto entra subito in conflitto con l’altro progetto del Barone
Piazza che dal versante opposto (sotto il calvario) tendeva a
penetrare nel sottosuolo del Nadurello con altro piano inclinato, ma con
l’intento di accedere al ricco filone dell’Orto del Signore.
Dai documenti si evince che si cerca tra i due soggetti un accordo di
collaborazione, ma non si trova una soluzione e viste le opere irrisorie
eseguite dal Tulumello gli viene revocato il permesso di ricerca. Tale
permesso si tramuterà in Concessione accordata al Piazza che potrà
unificare tutto il bacino minerario Est che diventerà la Nadurello
Sociale, attiva fino al 1958.
( E’ da annoverare che nella notte tra il 23 ed il 24 Ottobre 1950,
a causa di un nubifragio e della rottura dell’argine della cloaca del
paese, si verificò l’allagamento della miniera).
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La miniera Grottazze era stata coltivata fino agli anni ’20
e successivamente abbandonata.
Il 3 Giugno 1946, al Dott. Carmelo Tulumello viene accordato
un permesso di ricerca per la durata di anni 2.
Viene ripristinata qualche via accesso alla vecchia miniera e al solito
vengono presentate richieste di finanziamento per la costruzione del
piano inclinato e di nuove gallerie(vedi doc. allegati).
Dopo la richiesta di alcune proroghe, visto il mancato sviluppo delle
attività minerarie, il Corpo delle Miniere decide la revoca del
permesso.(09/1954).
L’area lasciata libera dal Tulumello viene accordata ad una
Società di Caltanissetta, la "S.Lucia Mineraria S.p.A., che
gestiste il permesso di ricerca per l’anno 1956.
Dopo non si ha alcuna notizia.
I Sigg. Schillaci Salvatore di Bompensiere ( disoccupato e
nullatenente) e Cardella Gaetano di Serradifalco ( ex picconiere
proprietario della sua casa di abitazione), chiedono al Corpo delle
Miniere un permesso di ricerca nell’area di cui alla pianta allegata.
La richiesta viene "caldeggiata" dai due personaggi più
influenti dell’epoca : il Senatore Angelo Di Rocco e l’On. Calogero
Volpe !
Il permesso viene accordato il 12 ottobre 1953 e poi nulla ….