Al Signor Governatore di Sicurezza
pubblica ed interna
della Provincia di
Caltanissetta
Obbietto
Degnasi di ordinare che all'oratore venisse pagata la
cifra di ducati 27 pari ad onze 9 dalla cassa comunale di Montedoro,
eziandio dall'articolo "impreveduti" per le causali descritte
in sen della presente.
Signore,
Maestro Michele Migliore del fu Maestro Filippo Capo Maestro di
maramma nato e domiciliato in Serradifalco con tutto rispetto le
umilia quanto segue:
Con riverita officale del Signor Sindaco di Montedoro in data del 15
febbraro 1859, num. 154, l'esponente Migliore venia invitato dietro
disposizione del Signor Intendente della Provincia ad eseguire qual capo-maestro
di maramma delle opere in vantaggio della Comune di Montedoro.
L'esponente Migliore là accedeva e recedeva
spesando di proprio per vari giorni per sé, vettura, fondaco, locanda e
cibaria, e rimase creditore avverso quella cassa comunale nella cifra di
ducati 27 pari ad onze nove.
Fin oggi non è stato possibile a discaro delle
reiterate petizioni essere rivalso della detta somma.
- E chi potrebbe dare all'oratore quello che brama? L'equità, la
giustizia-
E' perciò che il rassegnante Migliore implora dal
santuario dell'alta di lei giustizia degnarsi di prescrivere che dalla
cassa comunale di Montedoro gli venisse rivalsa la cifra di ducati
ventisette pari ad onze nove per le causali di sopra, e che l'autorità
local di Montedoro venisse facultata a prelevarla eziandio dall'articolo
"impreveduti".
Siffattamente l'oratore canterà con Cottin: "E
chi potrebbe darti quello che tu brami? L'equità, la giustizia".
Da Serradifalco a 2 ottobre 1861 Michele
Migliore
Petizione di: Maestro Michele Migliore
Capo-maestro di maramma
da Serradifalco
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