Ex feudo Montegibellini
A.S.E. il Ministro Segretario di Stato presso S.A.R.
il Luogotenete Generale
Per la via del Dipart.to dell’Interno Palermo
Oggetto : Sull’aggregazione dell’ex Feudo
Gibellini al Territorio di Montedoro
24 Settembre 1831
Eccellenza,
Pell’uso conveniente si compiega l’E.V. con venerata ministeriale
del 15 Luglio ultimo, Ripartimento dell’Interno Carico C°.N° 2359,
trasmetterne una supplica del Decurionato di Montedoro
inoltrata al Governo in nome di quella popolazione colla quale si
reclama la reintegrazione dell’ex feudo Montegibellini al territorio
di Montedoro.
In riscontro credo mio dovere di rassegnare all’alta
intelligenza dell’E.V. le ragioni per le quali detto ex feudo dovrebbe
far parte del territorio di Montedoro e non mai di quello di Racalmuto a
cui venne ultimamente aggregato.
L’ex feudo di Montegillini e l’attuale territorio
di Montedoro formavano un solo feudo di niun territorio questo fu
smembrato ed in quanto a due terze parti fu acquistato dal Marchese di
Santa Ninfa Principe delli ficarazzi che rimase con nome di feudo di
Montegibellini di niun territorio e l’altra terza parte restò al Duca
di Terranova Principe di Monteleone col nome di feudo della Balatazza in
cui previa sovrana concessione si fondò nel 1635 la comune di Montedoro.
I Montigibbellini datto che di niun territorio sempre
furono ausiliari di Montedoro in tutte le prestazioni anche annonarie e
sorta quistione per simil pagamento fra la comune di Racalmuto e
Montedoro si divenne nel 20 Settembre 1763 ad una transazione per la
quale si stabilì che i naturali di Racalmuto che possedevano e
coltivavano terre in Montegibellini pagar dovessero il dazio del macino
al proprio comune ed i naturali di Montedoro e d’altri comuni a
Montedoro, a cui anche Racalmuto obbligossi pagare in ogni anno onze
cinque quale transatto questo risoluto dopo che il dazio del macino fu
avocato all’erario.
Abolita la feudalità fu disposto che gli ex feudi
nullius territori restassero assegnati a quei territori di comuni ai
quali pagavano i dazi ed a ciò si aggiunge che diviso il Regno in
distretti dalla linea di demarcazione che divide il Distretto di
Girgenti da quello di Caltanissetta si rileva che l’ex feudo
Montigibbelini resta compreso nel Distretto di Caltanissetta al quale
appartiene il territorio di Montedoro, ed infatti l’ex Segreto di
Caltanissetta trovando compreso nel suo Distretto i Montegibellini vi
esercitò le sue funzioni ed unì il consumo de’ gibellini col macino
ciclico di Montedoro, e ne fece gabellazione con autorizzazione
superiore sopra quale base fu fissato l’accollo del macino Regio alla
Decuria di Montedoro.
Posti questi fatti è da considerarsi che comunque
per effetto di disposizione della Direzione Generale dei dazi indiretti
sia stata ultimamente affidata agli agenti finanzieri di Racalmuto l’amministrazione
del dazio Regio sul macino dovuto sopra Montigibellini , tuttavia questa
disposizione non può disfare quanto sovranamente fu stabilito nella
divisione territoriale del Regno, e che senza una Sovrana decisione non
può cambiarsi la linea di demarcazione che separa i Distretti.
Che si è fatta una ferita alla divisione
territoriale sanzionata dal Supremo legislatore aaggregando
Montigibellini al territorio di Racalmuto ed al Distretto di Girgenti.
Che si è fatto anche uno spoglio a tutte le
autorità ai quali è stata data la giurisdizione su l’intero
Distretto di Caltanissetta e che la Comune di Montedoro anche ne risente
il torto per siffatto smembramento.
Da quanto ho avuto l’onore di umiliare all’E.V.
pare che la domanda del Decurionato di Montedoro è poggiata sulla
giustizia e quindi ardirei pregare l’ E.V. perché prendendo in
benigna considerazione le ragioni che assistono quella Comune voglia
compiacersi, qualora nella somma sua saggezza non crederà diversamente,
disporre che l’ex feudo Montigibellini fosse restituito al territorio
di Montedoro.