Al Sig. Prefetto della Provincia di Caltanissetta
Giorgio Caico fu di Pietro della Comune di Montedoro espone
ritrovarsi proprietario di un fondo sito in Montedoro Cda piano di corsa
o stazzone, limitrofo alle terre con solfara di proprietà del Sig. D.
Cesare Caico fu di Franco; quale fondo era stato allo stesso ceduto in
gabella fino a trenta Settembre 1867, in quale tempo spirato il suo
fitto, l’esponente e ritornato nel materiale possesso di sua
proprietà, , e penza di attivarlo in quella migliore maniera di
coltura, e bonificandolo con piantagione di alberi, come in effetto vi
ha apposti numerose propaggini di fichidinnii.
Intanto il Sig. D. Cesare Caico fu di Franco , non curando il
rispetto all’altrui proprietà, e bravando ad ogni legge, si fa lecito
continuare il bruciamento, dei suoi zolfi nei suoi calcheroni siti al
limite del fondo sudetto dell’esponente.
E’ per questo si ricorre alla sua giustizia, onde richiamare all’osservanza
della legge in vigore, ed impedire il Sig. Cesare Caico, di continuare
il bruciamento ai termini dei regolamenti.
Montedoro li venti febraro 1868