Mille agavi vorrei piantare
sulla "collina della vergogna", a Gaza;
un'agave per ogni vita spezzata,
mille per ogni piccolo eroe innocente
caduto sotto la vile mitraglia.
Vorrei piantare un'agave
per ogni pallottola impressa sui muri di casa,
una per ogni colpo di vigliacco cannone,
una per ogni gamba spezzata,
cento, mille per ogni lacrima di terrore
che ancora bagna i piccoli visi infantili.
Vorrei piantare un'agave
per ogni donna disperata,
per ogni casa abbattuta,
per ogni pianta divelta con sadico ardore;
un'agave per ogni padre che ancora
compone i brandelli dei piccoli figli.
Non mille croci
vorrei piantare sulla collina della vergogna,
ma mille e pił mila agavi verdi
dalle generose radici e dai lunghi pungiglioni,
a difesa di quella collina
che ancora alita di morte e vergogna.
Ma che tutti, presto, potranno additare
come la collina della speranza.
Federico