A proposito di "CARUSI": chi ha visto questo film?
LA DISCESA DI ACLA' A FLORISTELLA
Cast : Alfonso
Savoca, Giuseppe
Calcagno, Liborio
Decima, Luigi
maria Burruano, Lucia
Sardo, Benedetto
Raneli, Franco
Prestifilippo, Armando
Largana', Epifanio
Faraci, Francesco
Cusimano
Regia: Aurelio
Grimaldi
Sceneggiatura: Aurelio
Grimaldi
Genere: Drammatico
I coniugi Rizzuto, con molti figli da sfamare, unitamente alla piccola
illegittima Santina, che la loro figlia Concetta ha avuto a diciotto
anni dal picconiere Caramazza, vivono miseramente in una zona interna
della Sicilia, dove si trova la miniera di zolfo di Floristella. Oltre
al padre coi due fratelli maggiori, Calogero e Pino, minatori, anche
l'undicenne e biondissimo Aclà andrà in miniera: è stato infatti
venduto per otto anni come "caruso" - addetto al trasporto a
spalla in superficie dello zolfo - al picconiere Caramazza, in cambio di
cinquecento lire, cioè del "soccorso morto", che andrebbe
restituito se il bambino scappasse. Salutato da uno schiaffo
d'avvertimento del suo padrone, Aclà il lunedì discende nella
galleria, dove trova un ambiente infernale: lo zolfo rende l'aria
irrespirabile e un caldo soffocante costringe i minatori a lavorare
quasi nudi. La notte essi dormono in terra nelle gallerie, in una
promiscuità che favorisce i rapporti omosessuali fra i grandi e la
sodomizzazione del bambino. La violenza più terribile e crudele domina
la miniera: il fratello di Aclà, Pino, è l'amante del picconiere
"Melino", e il bambino viene subito adocchiato da qualche
adulto, che vorrebbe approfittare di lui, ma si rifiuta sempre
decisamente, e Pino, per quanto canzonato dai compagni, lo difende.
Aclà, che deve trasportare canestri di zolfo da venticinque chili,
quando una notte viene messo di guardia allo zolfo, e questo viene
rubato perchè si è addormentato, riceve da Caramazza molte cinghiate.
Aclà, dopo le percosse di Caramazza, scappa e torna a casa per trovare
aiuto dai suoi, ma il padre lo picchia pesantemente e lo riaccompagna in
miniera. Qui Aclà è ancora circuito dal solito minatore e Pino, per
difenderlo, si prende botte e ingiurie. Nuovamente Aclà scappa dalla
miniera, deciso a raggiungere il mare per andare in Australia dalla
sorella. Ma vaga inutilmente nella campagna quasi deserta, perchè il
mare è lontano, e infine viene riacciuffato dai carabinieri, in una
grotta, nella quale dorme con un cane, che gli si è affezionato.
Riportato a casa, il bambino viene picchiato selvaggiamente dal padre,
mentre la famiglia e Caramazza assistono alla punizione. Tornato in
miniera, e rimesso a far la guardia allo zolfo, Aclà immagina di
fuggire ancora e di raggiungere finalmente il mare.
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