AL SIG.
PRESIDENTE della PROVINCIA REGIONALE di CALTANISSETTA
V.LE REGINA MARGHERITA 93100 CALTANISSETTA
AI SIGG. SINDACI DEL VALLONE LORO SEDI
VIABILITA’
Sono un pendolare da molti decenni e devo amaramente constatare
come non sia cambiato nulla nell’area del Vallone.
I tempi di
percorrenza e le condizioni stradali di tanto in tanto vanno a
peggiorare anziché migliorare.
Nel Vallone vi sono ben 8 Comuni dai quali raggiungere il
capoluogo continua ad essere un’impresa con dispendio di tempo e
denari.
Osservando un carta stradale, e oggi le immagini satellitari, si
vede come i percorsi siano quelli di cento anni fa, anzi le trazzere di
allora tagliavano diritto le vallate, oggi i percorsi sono più lunghi e
tortuosi.
L’unica strada scorrevole dal capoluogo verso il Vallone è
sfruttabile per pochi chilometri ( la SS640 fino al bivio di San
Cataldo) per poi inserirsi in un tortuoso dedalo di strade e stradelle
rurali.
La citata SS640 prosegue nel territorio di Caltanissetta fino a
Grottarossa ma potenzialmente potrebbe diventare un direttrice per
servire i Comuni del Vallone. Come si vede dalle piantine allegate
sarebbe sufficiente un deviazione di pochi chilometri, all’altezza
della futura area industriale di Grottadacqua per creare un
"ponte" verso l’area del Vallone: la congiunzione con l’area
artigianale di Serradifalco (cda Banduto) consentirebbe un bypass
eccezionale per trasformare la SS640 in una strada al servizio della
provincia di Caltanissetta e non come unica direttrice verso Agrigento.
Quella congiunzione "naturale" fu già intuita nel 1880 con la
realizzazione della ferrovia, mentre non viene ancora sfruttata per la
viabilità stradale.
Raggiunto questo sbocco il resto viene quasi naturale: da quel punto
migliorando o rettificando le strade esistenti, anche se con impegno
prolungato nel tempo, si potrebbe pervenire ad una moderna viabilità al
servizio di tutti i centri abitati del Vallone con meta finale Mussomeli/Acquaviva
e magari il raccordo con la valle del Tumarrano.
Sicuramente il maggiore ostacolo è quello di trovare i
finanziamenti: ma un progetto di cosi ampio respiro, dosato nel tempo
potrebbe diventare un obiettivo politico dell’Amministrazione
Provinciale. Invece di disperdere in mille rivoli le poche risorse ( o
peggio
letteralmente bruciarle come è avvenuto negli anni recenti con la
costruzione di un viadotto oggi abbandonato tra Montedoro e Bompensiere
) ci si dovrebbe concentrare a perseguire uno scopo a lungo termine ma
organico e funzionale.
Sig Presidente ritengo che se c’è la volontà politica si
trovano i finanziamenti .
La ringrazio per il tempo che ha perso per leggermi e guardare o
fare guardare le carte allegate ( se arriveranno sulla Sua scrivania) e
Le auguro buon lavoro e Le porgo distinti saluti.