Ti intravidi per caso,
riconobbi il tuo sguardo ubriaco,
fuori del mondo,
tra i passanti sgomenti.
Trascinavi quel corpo
legato a nastri invisibili
trainati da sfrenati cavalli,
sprovveduti burattinai.
Strattonavi i pedoni
salvandoli da subdole insidie;
ghermivi i passanti
annunciando intemperie.
Offrivi riparo dal buio,
collane di perle
e corna d'avorio trafugate
da terre lontane.
Ridendo beata schernivi la vita
e imponevi al sole
di restare sospeso fino al tramonto.
Eri Dio e lui acconsentiva.
Chiedevi di Giulio, del suo cane
e del fratello ammattito
e se il destino era suo
o se l'aveva smarrito.
Ballavi solenne
tra le braccia del vento
vestita di rosso con lo
scialle fiorato.
Ti intravidi per caso.
Riconobbi il tuo sguardo ubriaco,
fuori del mondo,
tra i passanti sgomenti.